giovedì 2 maggio 2013

Bistrò!



Chi, degli appassionati e non dei "B-movies" all'italiana non ricorda il celebre dialogo tra il mitico Oronzo Canà e il giornalista Ceretti della Gazzetta? In una intervista pre-partita, a dire il vero molto più adeguata oggi che ai tempi de "L'allenatore nel pallone", Lino Banfi ci spiegò un significato alternativo della parola "Bistrò", che, estrapolata dal francese, diventa "due volte stronzo"!!!!!

Tuttavia, oggi non ho né portato a bordo un caratteristico allenatore pugliese, né un giornalista sportivo, ma volevo dare una personale interpretazione di chi è, a mio vedere, un "bistrò", non alla francese.

Comincio dicendo, molto onestamente, che chi è senza peccato dovrebbe scagliare la prima pietra, e certamente anche io combinerò le mie, per strada, però, si dica quel che si vuole, al volante di un bus io ritengo di essere molto più corretto e rispettoso del C.d.S. almeno di un buon 85% dei restanti automobilisti; detto, a mia parziale discolpa, che il 99% delle poche violazioni al Codice da me compiute, sono tali per situazione contingente e non per mia volontà (del resto, in quanti si piantano dietro al simpaticone in doppia fila tirando il freno a mano, perchè vi è la linea continua?), ci sono tuttavia almeno tre contravvenzioni che non prenderò mai nella mia vita, e al volante del bus, e a quello della mia auto, e cioè la sosta sulle strisce pedonali, la sosta negli spazi per disabili, e il mancato allacciamento della cintura di sicurezza. L'ultima delle tre, perchè sono convinto che la cintura salvi la vita e sono sempre stato abituato a metterla, perfino dietro (come se non fosse obbligatoria pure lì....), le prime due, perchè sono cose che ritengo intollerabili e veramente simbolo di inciviltà, dato che vanno a complicare la vita a chi la vita la ha già complicata di suo.

Detto questo, purtroppo l'ampia mancanza di senso civico, il quale è inversamente proporzionale alla presenza di menefreghismo, fa sì che sovente, chi deve recarsi in un tale posto (generalmente il bar per colazione e caffè, ma non solo...), rischia la morte per eccessiva fatica qualora debba fare due passi a piedi, nel caso che il corretto parcheggio della propria auto sia a più di 10 metri dalla agognata meta. Questo si traduce nella "fiera della doppia fila" e nel "campionato del divieto di sosta", con premi speciali per chi, con una 500, occupa il posto di un Ducato, o per chi riesce a bloccare una svolta col miglior parcheggio in curva.

Secondo me, tuttavia, i campioni assoluti della categoria sono coloro che, nella loro "ansia di parcheggio entro 10 metri", se ne fregano addirittura di passi carrabili e spazi per i disabili e ci si piazzano, ovviamente impedendo ai primi di uscire/entrare nella loro proprietà e ai secondi di poter usufruire di un parcheggio a loro riservato, finche il proprietario del veicolo in divieto non si sarà mangiato la propria brioche e bevuto il proprio cappuccino, o fatto quel che cavolo devono fare. Quello che io trovo inconcepibile nella propria idiozia, sintomo probabilmente di coda di paglia a livelli esponenziali, sono però coloro che, presi da un minimo (ma proprio minimo!) rimorso per la rottura di c..... a cui costringono gente che deve piegarsi alla loro inciviltà, parcheggiano appunto davanti a un passo carrabile o a un posto disabile, ma lo fanno in doppia  fila, riuscendo così a rompere i c...... sia a chi si aspetta di trovare tale spazio libero, sia a chi, sovente il bus, deve passare, ma non ci riesce perchè la strada rimane troppo stretta. E magari, il bus, bloccandosi, crea alle sue spalle una bellissima coda, e così per uno stronzo che deve andare al bar, qualche decina di persone, passeggeri del bus, automobilisti, disabili, devono aspettare i suoi comodi.

Pensate quanto può rompere le scatole un caffè....o, per meglio dire, quanto può rompere le scatole quell'ammasso di carne ed ossa privo di raziocinio che se lo beve. Ecco, per me, quello non è uno stronzo. Per me è un "bistrò", che non significa "bistrò" francese, ma due volte stronzo!

1 commento:

  1. è vero!
    mi è successo tante volte di rimanere bloccata dentro al tram, spesso a pochi metri dalla fermata, perché qualche pirla aveva parcheggiato in doppia fila ovviamente con metà macchina sul binario del tram... e con le strade strette del centro, spesso la doppia fila è superflua: basta solo un bel suvvone di quello che in città proprio serve a molto, e fine, uno dei due binari è bloccato ;//

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